Data: 02/02/2023

di Valeria Iannuzzo

Un numero sempre maggiore di bambini in entrata alla scuola dell’infanzia presenta abitudini alimentari scorrette.
Tutto parte dall’errata associazione che sin dalla più tenera età molti di loro hanno con il cibo.

Ma quante se ne inventano queste maestre? Le pensano proprio tutte pur di coinvolgere i loro studenti nelle attività scolastiche. E più piccoli sono i loro alunni più fantasiose sono le loro idee. L’ultima trovata è quella dell’Arancia in Festa, una settimana di attività laboratoriali al “Mattarella” di Grotte per conoscere e promuovere uno dei frutti invernali più gustosi del nostro territorio.
Le arance, insieme a mandaranci e mandarini, sono tra gli agrumi più consumati sulle nostre tavole. La Sicilia è la regione italiana con la produzione di arance più alta e offre al mercato diverse varietà di questo prodotto. Sono sicilianissime le arance Navelina, Brasiliane, Washington Navel, Moro, Sanguinello e Tarocco. Con le arance, le nostre buonissime arance, possiamo preparare spremute, succhi, macedonie, torte, dessert, marmellate, ma anche risotti, carni e antipasti. Insomma le arance, oltre ad essere deliziose da gustare come frutti freschi, sono buonissime anche se trasformate o inserite nella gastronomia.

Indubbiamente il periodo migliore per gustare questo frutto è quello che va da novembre a febbraio, ma sulle nostre tavole le arance arrivano anche nei mesi di marzo e aprile senza grandi difficoltà. Sulle proprietà delle arance si potrebbero scrivere dei manuali, innanzitutto perché contengono vitamina A indispensabile per la salute degli occhi, della pelle e per prevenire le infezioni. Le arance contengono, inoltre, la vitamina C, che rafforza non solo il sistema immunitario aiutandoci a prevenire e combattere le malattie da raffreddamento, ma rappresentano un potente antiossidante, utile nel contrastare l’azione dei radicali liberi e prevenire l’invecchiamento.
Detto questo, si potrebbe pensare che i nostri bambini siano dei consumatori abituali di arance: purtroppo non sempre è così. Ed è proprio per questo che l’educazione alimentare rappresenta una delle finalità più importanti dei percorsi di apprendimento degli studenti a partire dalla scuola dell’infanzia. Il processo educativo nel suo complesso piuttosto lineare, diventa più complesso quando i docenti si ritrovano a dover rieducare gli studenti. Un numero sempre maggiore di bambini in entrata alla scuola dell’infanzia presenta abitudini alimentari scorrette.
Tutto parte dall’errata associazione che sin dalla più tenera età molti di loro hanno con il cibo. Non è raro, anzi è molto comune, che i genitori per far consumare un pasto ai propri figli associno il cibo all’utilizzo di un supporto elettronico. Musica, video e giochi servono per narcotizzare i bambini e fargli ingurgitare il cibo preparato. In assenza dello stimolo i bambini non mangiano. Ecco perché l’attivazione del servizio mensa nelle scuole dell’infanzia segna per i più piccoli un momento di crisi. Pochi, pochissimi sanno stare a tavola, consumare un pasto autonomamente e soprattutto mangiare con gusto ciò che viene proposto. Il cibo da solo non ha sapore!


Rieducare i più piccoli al gusto è il primo difficile traguardo che le insegnanti della scuola dell’infanzia si prefiggono con i loro studenti. Non è semplice. Non è facile. È necessario introdurre nuove regole, decostruire abitudini pregresse, educare alla scoperta, al gusto.
L’Arancia in Festa diventa, così, un pretesto per fare scoprire ai più piccoli forma, colore, porosità, odore, sapore di un frutto a km 0.
“Dal 23 al 31 gennaio la nostra scuola ha celebrato Arancia in Festa, una settimana ricca di attività per i piccoli della scuola dell’infanzia. – spiega Rosy Spallitta, docente di scuola dell’infanzia-Tantissime le attività proposte, che passando dalla narrazione di storie e fatti hanno accompagnato i bambini in diversi laboratori di esperienze tattili, olfattive, gustative, manipolative e pittoriche. Abbaiamo osservato l’arancia in tutte le sue parti. L’abbiamo toccata, odorata e, per la festa conclusiva, spremuta per tutti.”
Le esperienze laboratoriali della scuola dell’Infanzia rappresentano un importante strumento educativo individuale e collettivo, non solo perché favoriscono i rapporti interpersonali tra i bambini, ma soprattutto perché permettono scambi di esperienze e di conoscenza tra pari. I laboratori del gusto, nello specifico, si inseriscono nei  percorsi di educazione alimentare quale strumento privilegiato per l’educazione dei nostri studenti.