
Per non dimenticare: Moni Ovadia incontra gli studenti del Roncalli
Data: 30/01/2023

di Valeria Iannuzzo
La scuola dovrebbe essere al primo punto dell’agenda politica, perché così si forma il futuro, così si forma l’esperienza, così si formano i militanti per la pace e per la verità
Foto di Giuseppe Figliola
“Per non dimenticare”, anche il “Roncalli” di Grotte celebra la “Giornata della Memoria”. Tante le attività didattiche che in questa edizione 2023 hanno visto protagonisti gli studenti dei tre gradi scolastici, programmate per commemorare le vittime dell’olocausto: visione di film, documentari, testimonianze, dibattiti. Tutti gli studenti, dai più grandi ai più piccoli, hanno celebrato questa giornata, ribadendo l’importanza del valore della memoria.
E per rendere indelebile il ricordo delle vittime dell’olocausto, gli studenti delle classi terze coordinati dalle prof.sse Vitello Accursia, Carmela Tirone, Matilde Troisi, Mary Terrana e Lia Forte della scuola secondaria di primo grado hanno partecipato all’incontro dibattito “Per non dimenticare – Moni Ovadia incontra gli studenti”.
In modalità telematica, Moni Ovadia, attore, cantante e scrittore italiano di origine bulgara, dedito costantemente al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale, ha incontrato i giovani studenti.
Durante l’incontro Ovadia non si è sottratto alle numerose domande che gli studenti gli hanno rivolto desiderosi di conoscere meglio la sua storia, il suo lavoro, le sue produzioni.
Tanti i temi trattati: l’ironia, la politica, la passione per il cinema, il rapporto col pubblico, i libri, la conoscenza, l’educazione.

Foto di Giuseppe Figliola
E alla domanda: “Cosa ne pensa della Giornata della memoria”, Moni Ovadia risponde:
“Ci sono dei pericoli che nascono dal fatto che noi viviamo nella società dello spettacolo. La ridondanza di certe cose e la spettacolarizzazione rischiano di creare l’effetto a sorpresa. L’antidoto a tutto questo è la conoscenza. E la conoscenza non può basarsi solo su una settimana all’anno. È importante portare i nostri ragazzi alla conoscenza profonda. Bisogna fargli capire che l’odio, le discriminazioni, le violenze hanno riguardato anche loro. Noi dobbiamo insegnare una conoscenza complessiva, che generi consapevolezza e coscienza personale. Una coscienza che diventi forte e sia capace di rifiutare tutte le forme di discriminazione. Una coscienza di base, profonda, che deve essere formata a partire dalle materne fino a quando escono dalle università. E allora, quando verrà fatta vedere loro la Shoah, allora loro ne capiranno il significato profondo. Allora quando prenderanno coscienza che il mondo è prezioso, che ogni vita è sacra, che il senso principale dell’esistere è la tutela dell’inviolabilità di qualsiasi vita su questa terra, quando impareranno l’amore per gli animali, le piante, le acque, allora non ci sarà bisogno di altro. Ognuno di loro deve sentire la violenza contro qualsiasi essere umano così come se la facessero contro di loro. Questo è il cammino che dobbiamo fare. Io esprimo la mia ammirazione e la mia stima per quello che voi fate, ma purtroppo il nostro paese non ha capito il valore della scuola. La scuola dovrebbe essere al primo punto dell’agenda politica, perché così si forma il futuro, così si forma l’esperienza, così si formano i militanti per la pace e per la verità.”
Il trasporto e la passione con cui Ovadia ha risposto alle domande degli studenti hanno prodotto in tutti i presenti grande coinvolgimento e vivo interesse.
“Grazie per le Sue belle parole e per l’incoraggiamento che ha dato ai ragazzi. – dice Antonina Ausilia Uttilla- dirigente del Roncalli, rivolgendosi a Ovadia– Grazie per le belle riflessioni e per le domande a cui ha risposto. I nostri sono ragazzi curiosi, hanno bisogno di sapere. E sebbene Grotte sia un piccolo centro nell’entroterra di Agrigento, oggi abbiamo avuto la possibilità di abbattere la distanza fisica e vivere un importante momento educativo. Grazie per le sue parole, sicuramente i nostri studenti faranno tesoro di questi suoi pensieri.”
E a proposito della Sicilia e del rapporto che ha con la nostra amata terra, Ovadia conclude:
“Ragazzi la Sicilia è uno dei grandi patrimoni dell’umanità. Coltivate le ricchezze che ha la vostra terra: il dialetto, i canti, i riti. Sappiate di vivere in una regione che ha una ricchezza culturale come pochissime altre al mondo.”
L’incontro è stato organizzato dall’ Associazione Nino Martoglio, ideato e diretto da Aristotele Cuffaro, con il patrocinio del comune di Grotte – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Roncalli”.